Un commento sulla riflessione di don Luigi
Alcuni membri della Comunità parrocchiale commentano le riflessioni di don Luigi
E' vero, la nostra Chiesa di S.Maria - S.Marta è una Comunità nella quale siamo tutti responsabili...proprio tutti responsabili: responsabili di "concorrere" al raggiungimento dell'amore verso Dio e verso i fratelli, nessuno escluso. Come? con la preghiera (personale, comunitaria, liturgica), con un'azione mirata che potenzi i carismi di ciascuno, con la comprensione e il rispetto reciproco, con la capacità di correggere pazientemente e fermamente, ma senza intransigenza, chi ha involontariamente sbagliato, apprezzandone l'impegno e la buona volontà.
Se qualcuno si sente solo, è forse perché non è stato cercato o non è stato visitato o non è stato accolto con sufficiente calore... ma forse può essere anche perché egli stesso si è isolato. E allora è il momento di alzarsi e andare incontro all'altro, all'amico, con affabilità e con atteggiamento disponibile. Un sorriso, pur appena accennato, uno sguardo attento e rasserenante, una semplice domanda ed un saluto familiare possono significare quanto interesse l'altro ha per te...così che tu possa aprirgli il cuore.
In questa comunità ci siamo tutti, da don Luigi ardori Paolo e a don Ireneo, alle Suore, ai Laici: piccoli, giovani, adulti, anziani; tutti interdipendenti, tutti protesi ad un unico scopo.
Le sconfitte, vere o presunte che don Luigi lamenta sono sconfitte di tutti: le persone "perse" sono state perse anche da tutti noi che non siamo riusciti a far capire che lo star bene in comunità dipende da ciascuno, anche da chi si è allontanato.
La "voglia grande di amare e di essere amato" è il desiderio più profondo di ognuno che si realizza quando si percepisce almeno una corrispondenza di attenzione e, come dice papa Francesco, di tenerezza.
Come la chiesa di S.Marta tornerà al suo splendore dopo il restauro in corso, così la nostra Comunità parrocchiale cercherà di conformare sempre di più i propri comportamenti alla luce dell'insegnamento di Cristo. Saremo tutti più paghi se non avremo dato per ricevere ma se, con meraviglia, scopriremo di avere anche molto ricevuto.
A don Luigi, ringraziandolo per quanto ha fatto in questo primo decennio appena trascorso, auguriamo di cuore una prosecuzione gioiosa e feconda del suo ministero con tutta la Comunità.