DOMENICA 7 Novembre 2010
i ragazzi del gruppo"Coperativa dei soci costruttori" con Don Luigi suor Monica suor Cecilia e i loro animatori si sono recati
In visita a Barbiana
Di ritorno dalla trasferta a Barbiana di Domenica 7 Novembre, I ragazzi vi raccontano l'incontro con la realtà della scuola di Don Milani e con le storie degli ex-alunni.
Il Gruppo della Cooperativa dei Soci Costruttori
INCONTRA UN VERO ESEMPIO DI SOCI COSTRUTTORI
“Dopo la fatica di essersi svegliati presto, dopo un'ora e mezza di pullman e soprattutto dopo una salita di 4 km sotto un cielo che minacciava pioggia, siamo finalmente arrivati a Barbiana. Qualcuno di noi stava per cedere ma ce l'abbiamo fatta ad arrivare tutti insieme alla scuola!” Così i ragazzi descrivono il viaggio di andata e si stupiscono loro stessi della tenacia che hanno
saputo mostrare per superare la fatica dello spostamento: e già da questo piccolo segno si può intuire come questa esperienza non li abbia lasciati indifferenti.
“Alla scuola ci ha accolti Michele, un ex-allievo di Don Milani, e per questo la sua testimonianza è stata emozionante”, raccontano.
Effettivamente Michele ha saputo coinvolgere tutti, ragazzi e noi accompagnatori, grazie agli aneddoti e I ricordi vivi delle più semplici esperienze di studio, collaborazione, accoglienza e costruzione materiale della scuola e degli strumenti necessari.
“La storia che ci ha più colpito”, “è quella del ponte di Luciano. Luciano era un ragazzo che viveva dall'altre parte del poggio e che per giungere alla scuola, dove I genitori lo avevano condotto perchè non rimanesse ignorante come loro, doveva percorrere ogni mattina un'ora e mezzo di cammino per il bosco. I ragazzi, per facilitargli lo spostamento, gli costruirono un ponte che però, durante l'inverno, fu spazzato via dalla corrente. Luciano, caduto nell'acqua, fu salvato dal suo cane ma, ciò che è ancor più sorprendente, I ragazzi di don Milani protestarono tutti insieme prsso il sindaco del paese per ottenere un ponte nuovo. E I ragazzi stessi aiutarono gli operai nella realizzazione.
“Quello che ci colpisce della storia” “sono la grinta e l'aiuto reciproco di questi ragazzi”, così come “l'abilità manuale e la capacità di costruire concretamente ciò di cui avevano bisogno”, e ci ha colpito ancheil fatto che I ragazzi si scrivessero da soli I libri di scuola e avessere tracciato di loro pugno le carte geografiche della zona.
Sempre colpiti dall'autosufficienza dei ragazzi di Barbiana, l'oggetto migliore realizzato è stato l'astrolabio -“don Milani diceva che era tale l'impegno che I ragazzi ci avevano messo che tutte le volte che lo usavano sembrava di sentire la voce stessa dei ragazzi che lo avevano costruito!” e il cannocchiale per vedere Saturno e I suoi anelli.
Avendo conosciuto da vicino e quasi di persona l'esperienza di Barbiana, I ragazzi si sono spontaneamente confrontati con questi loro predecessori e si sono trovati spesso diversi ma non inguaribilmente lontani. “Siamo diversi perchè loro andavano a scuola 365 giorni all'anno felici di studiare perchè l'unica alternativa era il lavoro nei campi, perchè erano tenaci nello studio e nell'aiuto reciproco nonostante la possibilità di insuccesso, perchè sapevano costruire materialmente tutto ciò di cui necessitavano” .
Così, volendo descrivervi don Milani, I ragazzi concordano sugli aggettivi “generoso, inspiegabile, concreto, controcorrente, ostinato, collaborativo” e, per molti, il miglior dono che ha lasciato a noi giovani è la vetrata del “Santo Scolaro” in cui il fanciullo è rappresentato col volto nascosto dietro a un libro affinchè ognuno di noi possa riconoscersi in lui.
insieme a don Luigi e ai nostri animatori abbiamo scoperto chi erano
don Lorenzo Milani
e i ragazzi di Barbiana
abbiamo capito di cosa si trattasse e come funzionasse la
Scuola di Barbiana
poi siamo andati a vedere di persona e con queste immagini
vogliamo raccontare della nostra giornata a Barbiana